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martedì 6 febbraio 2018

SANREMO 2018: LE PAGELLE DELLA PRIMA SERATA

Consueto appuntamento con le pagelle della prima serata del Festival di Sanremo. Una serata dal ritmo abbastanza scorrevole dove ha prevalso senz'altro la musica.

ANNALISA: Voce impeccabile, interpretazione perfetta nonostante sia toccato a lei rompere il ghiaccio. "Il mondo prima di te" è un brano sorprendente ma allo stesso tempo in pieno stile "Scarrone". Voto: 8

RON: "Almeno pensami" è un inedito lasciato in eredità dal grande Lucio Dalla. Il testo è pura poesia, ma l'interpretazione di Ron non gli rende giustizia. Voto: 6

THE KOLORS: Di sicuro quel "mai, mai, mai" di "Frida" risuonerà presto nella testa degli italiani così come anche nelle radio. Bello l'arrangiamento, ma ci si aspettava qualcosa di più. Voto: 6

MAX GAZZÈ: Non è il classico pezzo allegro e spensierato a cui Gazzè ci ha abituati. "La leggenda di Cristalda e Pizzomunno" è una canzone senz'altro profonda ma un po' "lagnosa". Voto: 5

VANONI-PACIFICO-BUNGARO: "Imparare ad amarsi" segna il ritorno a Sanremo di Ornella Vanoni accompagnata da due grandi autori e musicisti.  Il brano è molto elegante con parole che toccano l'anima dei più romantici. Voto: 7

ERMAL META E FABRIZIO MORO: Duetto inedito per un pezzo dalle atmosfere folk e un testo molto attuale. "Non mi avete fatto niente" è una bella denuncia contro il terrorismo interpretata dalla sensibilità di Ermal Meta e accompagnata dal "graffio" di Fabrizio Moro. Anche se quest'ultimo pareva aver lasciato la voce in camerino. Voto: 8.5

MARIO BIONDI: Con "Rivederti" debutta sia a Sanremo che nella canzone italiana. Il pezzo è puro jazz, per gli amanti del genere. Forse un po' troppo "natalizia". Voto: 7

FACCHINETTI-FOGLI: Cantano "Il segreto del tempo" ma pare non abbiano capito che il tempo non si è fermato e siamo nel 2018. Canzone antica, da messa della domenica. Voto: 4

LO STATO SOCIALE: Debuttano davanti al grande pubblico con "Una vita in vacanza" e stupiscono subito tutti. Un po' come Gabbani lo scorso anno. Ritmo irresistibile, testo esilarante e una coreografia che resterà memorabile. Unica pecca, qualche stonatura di troppo. Candidati alla vittoria. Voto: 9

NOEMI: "Non smettere mai di cercarmi" è una canzone intensa eseguita egregiamente da una Noemi emozionatissima. Da podio. Voto: 9

DECIBEL: "Lettera dal Duca" è una canzone dedicata a David Bowie, ma onestamente dubito che il Duca avrebbe apprezzato. Pezzo monotono, con un inutile ritornello in inglese. Non male l'arrangiamento. Voto: 5.5

ELIO E LE STORIE TESE: Con "Arrivedorci" salutano per sempre il pubblico. Classico stile degli Elii, ma manca un ritornello che possa fare la differenza. Chi la canticchierà nei prossimi giorni questa canzone? Forse nemmeno loro stessi. Voto: 3

GIOVANNI CACCAMO: "Eterno" è un brano molto romantico e sanremese, da riascoltare. L'esibizione live, non ha esaltato la canzone. Diverse le stonature a cui Caccamo ci ha ormai abituato. Voto: 6.5

RED CANZIAN: Con "Ognuno ha il suo racconto" dimostra di essere molto più avanti rispetto ai suoi colleghi Pooh. La canzone è fresca e coinvolgente. Voto: 7

LUCA BARBAROSSA: Torna al Festival con "Passame er sale", uno stornello in dialetto romano. Piacevole ma nulla di più. Voto: 6

DIODATO E ROY PACI: La voce di Diodato è interessante ma la canzone, "Adesso", è un po' troppo ripetitiva. Notevole il crescendo finale accompagnato dalla tromba di Roy Paci. Voto: 7

NINA ZILLI: "Senza appartenere" è una canzone che crescerà ascolto dopo ascolto vista la sua forte intensità. Voto: 7,5

RENZO RUBINO: Senza pianoforte Rubino non trasmette le stesse emozioni ma "Custodire" è una canzone dalla melodia orecchiabile con un testo molto significativo. Voto: 8

ENZO AVITABILE-PEPPE SERVILLO: "Il coraggio di ogni giorno" parla appunto di coraggio e loro ne hanno avuto davvero parecchio a presentare questo pezzo al Festival. Voto: 3

LE VIBRAZIONI: "Così sbagliato" dà la sensazione di somigliare ad altre canzoni ma di sicuro funzionerà. Voto: 7.5

Infine un cenno va fatto ai conduttori..

CLAUDIO BAGLIONI: Ha un ruolo marginale rispetto ai colleghi. È parso freddo, teso, quasi assente, noioso. Fiorello gli ha salvato la serata, vedremo come se la caverà nelle prossime. Voto: 4

PIERFRANCESCO FAVINO: Il voler sembrare simpatico a tutti i costi è risultato a tratti irritante. Tuttavia ha superato la prova meglio del direttor Baglioni. Potrebbe migliorare. Voto: 5

MICHELLE HUNZIKER: È stata la vera protagonista di questa serata. Sciolta, sicura di sé, ha calcato il palco con la sicurezza di una veterana qual è, non lasciandosi tradire neanche per un attimo dall'emozione. Promossa. Voto: 7.5




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