Tre mesi dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2017, esce uno degli album più attesi dell'anno. Atteso perché per Francesco Gabbani si tratta della prova del nove dopo lo straordinario successo di "Occidentali's karma", che ha superato 100 milioni di visualizzazioni e ha scalato tutte le classifiche.
Reduce da un sesto posto all'Eurovision Song Contest a Kiev, Gabbani non è riuscito a portare a casa la vittoria ma ha certamente lasciato il segno in Europa. E per un cantante fino a due anni fa assolutamente sconosciuto, non è cosa da poco.
Nove sono le tracce del suo nuovo album intitolato "Magellano", opera terza del cantante, tra cui otto inediti e la cover presentata sul palco dell'Ariston "Susanna, Susanna" di Adriano Celentano.
Tra i brani, oltre all'ormai famosissima "Occidentali's karma", spicca la ballata "Foglie al gelo", testo molto toccante e presente anche nella colonna sonora del film "Poveri ma ricchi". Una canzona molto piacevole che ti vien subito voglia di riascoltare e che cresce ascolto dopo ascolto. E poi c'è "Magellano", che oltre a dare il nome all'album, è la traccia che lo apre. Una canzone in pieno stile "Occidentali's karma", dal ritmo immediato e martellante che ti resta subito in testa e convince fin dal primo ascolto, candidandosi ad essere una delle prossime hit che potrebbero essere estratte dall'album. "Tra le granite e le granate" è invece il secondo singolo dell'artista, già in rotazione radiofonica da un paio di settimane. Anche questo è un brano parecchio immediato, dalle sonorità fresche e orecchiabili, ideale per l'estate e per le spiagge. Funziona e sarà sicuramente uno dei più trasmessi dalle radio.
"A moment of silence" a dispetto del titolo è un brano italianissimo, pieno di riferimenti filosofici (come gran parte dell'album) e con un testo molto intelligente e complicato allo stesso tempo. Ritmicamente funziona un pò meno rispetto alle altre, ma è un brano che dopo più ascolti potrebbe conquistare anche i più scettici.
Altra ballad, molto intensa e riflessiva, è "La mia versione dei ricordi", a mio parere una delle canzoni migliori dell'album, dove si scopre l'altra faccia di Gabbani, quella più introspettiva e romantica.
Con "Pachidermi e pappagalli" si torna in pieno allo stile energico a cui ci ha abituati il cantautore. Ritmo scanzonato, un frullatore di vari pensieri sull'umanità e un motivetto al quale non riesci a restare impassibile.
Un album dunque che ha tutte le carte in regola per essere la vera consacrazione di questo artista rimasto in ombra per molto tempo. L'album ha debuttato direttamente al primo posto, confermando la grande attesa che c'era da parte di fan vecchi e nuovi. Un'attesa che di certo non sarà delusa da chi si aspetta un album in stile Gabbani, con qualche sorpresa che non lascerà indifferenti. Con questo disco ha dimostrato di avere la stoffa giusta e di poter diventare uno dei cantautori più innovativi e richiesti dei prossimi anni. C'è da scommetterci che più di un artista busserà alla sua porta per farsi scrivere un brano. Del resto ha già donato un suo pezzo a Mina e Celentano per il loro ultimo album pluriplatino.
Dunque il mio consiglio è assolutamente di ascoltare "Magellano" perché è una vera e propria botta di energia. Complimenti a Francesco Gabbani!
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