Post più popolari

martedì 4 febbraio 2020

SANREMO 2020: LE PAGELLE DELLA PRIMA SERATA

Eccoci al consueto appuntamento con le pagelle del Festival. I voti della Prima serata. Si parte con le 4 Nuove Proposte:

EUGENIO IN VIA DI GIOIA: "Tsunami" è una canzone leggerissima e coinvolgente. Quel "cha cha cha" ti travolge subito il cervello. Tengono bene il palco. Voto: 7,5

TECLA: Già vincitrice di Sanremo Young, a soli 16 anni porta un pezzo dedicato alle donne. Voce interessante, il pezzo è già molto trasmesso dalle radio. Voto: 8

FADI: Canta "Due noi" ma si fa fatica a capire le parole del testo. Canzone senza un inciso forte, demolita da una tonalità poco costante. Voto: 4,5

LEO GASSMAN: "Bene così", proprio come il titolo della sua canzone. Grande padronanza del palco forse dovuta alla sua partecipazione ad X Factor o al suo essere figlio d'arte. Voto: 8

Ecco ora le pagelle dei Big

IRENE GRANDI: Con "Finalmente io" torna a Sanremo ancora una volta con un pezzo scritto da Vasco e arrangiato da Curreri. Diciamo che questo terzetto poteva fare qualcosa di più. Rimandata. Voto: 5,5

MARCO MASINI: Buon ritmo e un po' di auto-compatimento. "Il confronto" sembra un pezzo scippato ad una Alessandra Amoroso dei primi anni. Non a caso gli autori sono proprio l'accoppiata Camba-Cori che ha portato al successo la Amoroso. Voto: 6,5

RITA PAVONE: Torna al Festival dopo 48 anni con "Niente (Resilienza 74)" e poteva tranquillamente prolungare la sua assenza. Un'improbabile cavalcata pop condita da continui lamenti da mal di pancia. Voto: 3

ACHILLE LAURO: Canta "Me ne frego" e se ne frega davvero, tanto da restare sul palco con un'improbabile tutina aderente glitterata. Il pezzo è pensato per piacere ed ha un grande potenziale. Voto: 7

DIODATO: "Fai rumore" è una ballatona molto intima. Un'intonazione impeccabile, una voce incredibile. Voto: 8

LE VIBRAZIONI: Tornano snaturati rispetto al passato. Evidentemente la pausa non gli ha fatto benissimo. Un ritornello assillante che ripete di continuo "Dov'è" trasformandosi in un vero e proprio lamento. Voto: 5

ANASTASIO: Ci ha fatto respirare un po' di sana rabbia punk che lo contraddistingue. Un testo forte che parla di terrorismi e sabotaggi con un ritornello fortissimo. Voto: 8

ELODIE: "Andromeda" è un pezzo fortissimo che dal vivo non rende come dovrebbe ma che ascolteremo in radio fino allo sfinimento. Del resto le ambientazioni moderniste di Mahmood e Durdust sono una garanzia. Voto: 7

BUGO E MORGAN: Portano ambientazioni anni 80 con "Sincero". Le loro voci sono come due tasselli di un puzzle che si incastrano molto bene. Ma non convincono. Voto: 5,5

ALBERTO URSO: La modernità, questa sconosciuta. "Il sole ad est" è una canzone pensata per le mamme di ieri, perfetta per un Festival che ha 70 anni. Tuttavia sfodera una voce da brividi. Voto: 5

RIKI: Con "Lo sappiamo entrambi" porta tutto il mal d'amore dei millenial. Piacerà molto ai suoi fan, o forse solo a loro. Potrebbe crescere nelle prossime serate. Voto: 5

RAPHAEL GUALAZZI: Ipnotizzante. Con la sua "Carioca" porta un ritmo travolgente, una specie di samba che diventerà un tormentone. Potrebbe arrivare sul podio. Voto: 8

Nessun commento:

Posta un commento