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sabato 8 febbraio 2020

SANREMO 2020, LE PAGELLE DELLA FINALE

Dopo cinque lunghissime serate, siamo giunti al capolinea di questo 70° Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Ecco le pagelle della serata finale del nutellaio matto.

MICHELE ZARRILLO: Una garanzia sulle qualità vocali come sempre. Ha osato con un genere distante dal suo. Esperimento riuscito a metà. Voto: 6,5

ELODIE: La canzone più moderna di questo Festival. Grande voce, ottima presenza scenica, look da urlo. Un mix esplosivo che non passerà inosservato. È nata la Beyoncè italiana. Voto: 10

ENRICO NIGIOTTI: Ci aveva abituati a cose migliori ma la sua voce graffiante e la sua chitarra elettrica riescono sempre ad emozionare. Voto: 7

IRENE GRANDI: È tornata al Festival per la quinta volta e come sempre si è fatta notare per la sua grinta e la sua determinazione. Non una delle sue canzoni più riuscite. Voto: 6,5

ALBERTO URSO: La sufficienza la merita solo per la sua straordinaria voce, ma il pezzo è troppo antico e statico. Voto: 6

DIODATO: Un bel riscatto per questo straordinario cantautore pugliese che a 38 anni è riuscito finalmente ad imporsi nel panorama della musica italiana. Voto: 9

MARCO MASINI: Esecuzione non proprio perfetta, canzone non malaccio ma non ha lasciato il segno. Voto: 6,5

PIERO PELÙ: Un tripudio di energia e tanto rock a cui è impossibile resistere. Un vero "Gigante". Voto: 8

LEVANTE: Una canzone e una voce pazzesche. Onore ad Amadeus per aver finalmente portato questa meravigliosa artista a Sanremo. Voto: 9,5

ACHILLE LAURO: Il vero protagonista di questo Festival. Ha fatto discutere, sorridere, polemizzare. Un genio assoluto che ha saputo catalizzare l'attenzione tutta o quasi su di sé. Irresistibile. Voto: 8

PINGUINI TATTICI NUCLEARI: Il pezzo funziona, è forte, ma sembra una copia di "Una vita in vacanza" di Lo Stato Sociale di due anni fa. Voto: 6,5

JUNIOR CALLY: La scia di polemiche che si è portato dietro non gli ha permesso di far apprezzare la sua canzone che in realtà non è niente male. Buona la scelta di esibirsi tutte le sere senza maschera. Voto: 7

TOSCA: Brava, bel testo, bella voce, talentuosa. Però che noia! Voto: 6

LE VIBRAZIONI: Più si ascolta questo pezzo e più ti perfora il cervello. L'esibizione con il linguaggio dei segni ha reso il tutto più emozionante. Voto: 8

RAPHAEL GUALAZZI: Il pezzo più allegro e colorato di questo Festival. Riesce ancora una volta a dimostrare tutta la sua versatilità. Voto: 7,5

FRANCESCO GABBANI: Dopo "Occidentali's karma" era davvero difficile portare un brano che conquistasse subito. Ed invece ci è riuscito. Voto: 9

RITA PAVONE: Una canzone che è cresciuta con i vari ascolti nel corso delle puntate con un testo e un arrangiamento attuali. Voto: 6,5

ANASTASIO: Lui è proprio così che ci piace, "Rosso di rabbia". Tiene il palco molto meglio di alcuni veterani. Voto: 8

RIKI: I suoi testi adolescenziali possono piacere solo alle ragazzine ed era prevedibile che non avrebbe avuto un grande riscontro di consensi. Voto: 6

GIORDANA ANGI: Ha sprecato una grande occasione con un brano purtroppo mediocre. Avrà di sicuro modo di rifarsi. Voto: 6,5

PAOLO JANNACCI: Una delle sorprese di questo Festival, anche se il futuro di questa canzone pare già segnato, ovvero cadere nel dimenticatoio. Voto: 6,5

ELETTRA LAMBORGHINI: L'ultima sera sarò buono e premierò la sua simpatia e la sua voglia di mettersi in gioco. Voto: 6

RANCORE: Una vera scoperta. Un testo molto bello, un ritmo che non dà tregua. Irresistibile quel "tà tà tà"! Voto: 8,5

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