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martedì 12 febbraio 2019

MAHMOOD È PRIMO OVUNQUE. E VA ALL'EUROVISION

Com’era la storia che non aveva il ‘favore del pubblico’ ma solo quello delle ‘giurie radical chic’?
Eh già. Di Maio, Salvini, Ultimo, credeteci.

Mahmood totalizza 1,5 milioni di stream in un giorno su Spotify per Soldi, nella Storia italiana dietro solo a Sfera Ebbasta e Ghali, con “Peace & Love” partiti a quota 1.599.253 stream il 4 maggio 2018.
Ma non è tutto, perché il vincitore del festival è primo anche su iTunes, Apple music e nella classifica Earone delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane.
Una bella rivincita per Mahmood nei confronti di tutti quelli che hanno tentato di rovinargli la festa.
Per festeggiare questo grande successo, il cantante ha proprio oggi annunciato che rappresenterà l'Italia all'Eurovision il prossimo 18 maggio a Tel Aviv, proprio con il brano con cui ha trionfato a Sanremo.

lunedì 11 febbraio 2019

ULTIMO DOVREBBE FARE UN BAGNO DI UMILTÀ

Non si placano le polemiche post Festival di Sanremo dopo la vittoria a sorpresa del giovane Mahmood. A buttare benzina sul fuoco nelle ultime ore è stato il secondo classificato Ultimo, dato per favorito ancor prima dell'inizio della kermesse.
Arrivato primo al televoto con il 46% delle preferenze, è stato poi spodestato dalle altre due giurie, ovvero la sala stampa (che incideva al 30%) e la giuria d'onore (20%). Entrambe le giurie hanno infatti votato Mahmood ribaltando il giudizio del pubblico e portandolo dunque alla vittoria.
Cosa che non ha digerito Ultimo, che in conferenza stampa ha prima chiamato "ragazzo" il vincitore per poi litigare con i giornalisti presenti.
Da qui si sono susseguiti una serie di comportamenti infantili, maleducati e irrispettosi che non fanno per nulla onore ad un artista. Ultimo ha infatti rifiutato di scattare la tradizionale foto di copertina con gli altri due finalisti (Mahmood e Il Volo) su "Tv Sorrisi e Canzoni", fuggendo in hotel non prima di aver dato un forte pugno al muro facendosi male a una mano, come ha dichiarato il direttore del settimanale Aldo Vitali.
Ultimo non si  è ovviamente neanche presentato al Dopofestival, a differenza dei ragazzi de Il Volo, arrivati terzi e dimostratisi molto più sportivi e maturi.
Ma non è tutto, perché all'indomani della finale del Festival, ha deciso di disertare anche Domenica In, condotto da Mara Venier dall'Ariston. E ha saltato anche l'appuntamento con Fiorello in radio, il quale non ha nascosto il dispiacere per il "pacco" rifilatogli da Ultimo.
Un atteggiamento questo, che risulta spocchioso e irrispettoso, soprattutto da parte di un artista che ha appena un anno di carriera alle spalle e che ne dovrebbe mangiare ancora di pane duro prima di sentirsi arrivato!
Ultimo ha pubblicato un video sui social nel quale si dice "incazzato" col sistema di voto che ha ribaltato il giudizio del pubblico. Peccato che è lo stesso sistema di voto che lo scorso anno gli ha permesso di vincere tra le Nuove Proposte e che, guarda caso, gli andava benissimo.
D'altronde il regolamento lo conosceva molto bene, se non gli andava a genio poteva tranquillamente starsene a casa ed evitare queste figuracce. Se poi pensiamo che in passato tanti grandi artisti si sono visti soffiare la vittoria dagli ultimi arrivati, ne esce davvero malissimo. Non ultima, Fiorella Mannoia due anni fa è stata superata dalla 'scimmia nuda che balla' di Gabbani. E lei da grande signora, si è inchinata, ha ringraziato tutti per il secondo posto e si è complimentata col vincitore.
Ma poi, perché i giornalisti avrebbero dovuto scegliere lui come vincitore? In base a quale regola o teoria? Ognuno vota secondo le proprie preferenze. Anche perché hanno votato non conoscendo il risultato del televoto. E se Ultimo, invece che primo fosse arrivato terzo al televoto e i giornalisti avessero votato lui soffiando la vittoria a Mahmood, avrebbe avuto qualcosa da ridire? Non penso proprio. Per cui, se decidi di gareggiare in una competizione con "quel sistema di voto", accetti il risultato sportivamente e non ti comporti da strafottente. Soprattutto se sei sulle scene da pochissimo tempo.
E anziché fare il bullo, ringrazia se ti invitano nelle trasmissioni, perché meriteresti di non essere più invitato da nessuna parte.

sabato 9 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE PAGELLE DELLA FINALE

A sorpresa il vincitore del 69° Festival di Sanremo è Mahmood!!!
Secondo il super favorito Ultimo e terzo Il Volo. Una vittoria assolutamente inaspettata e non da tutti gradita. Mahmood però ha stoffa da vendere e ne farà di strada.. Ecco le pagelle della serata finale.


DANIELE SILVESTRI: Il testo è il piu lungo del Festival e di sicuro domani non canteremo la sua canzone sotto la doccia. Ma non si può negare che questa sia musica di elevata qualità. Voto: 8

ANNA TATANGELO: La più intonata ed elegante di questo Sanremo. Nella serata finale mostra un lato emotivo che non era ancora venuto fuori. Voto: 7,5

GHEMON: Una voce magica per un pezzo rilassante e incalzante. Questo festival gli è servito a farsi apprezzare dal grande pubblico. Voto: 7

NEGRITA: Un pezzo che nasce forte ma, ahimè perde potenza man mano. Da un gruppo storico ci si aspetta che si osi un po' di più. Voto: 6

ULTIMO: Grinta, passione, carattere, dedizione. In una sola parola, talento! Sarà lui il re delle vendite. Voto: 10

NEK: Canta in maniera impeccabile una delle canzoni più radiofoniche della kermesse. Voto: 7,5

LOREDANA BERTÈ: Terza standing ovation per la regina del rock. Un riscatto per lei ma anche per Mimì, che invece è stata applaudita in quel modo solo dopo la sua morte. Irresistibile. Voto: 10

FRANCESCO RENGA: L'esibizione nel corso delle serate è migliorata tanto, così come anche la comprensione del testo. Tuttavia ci ha regalato di meglio in passato. Voto: 6,5

MAHMOOD: Apprezzato fin da subito da critica e stampa, ha conquistato pian piano gran parte del pubblico. La sua "Soldi" è il pezzo più adatto per l'Eurovision. Voto: 9

EX-OTAGO: Una canzone che fa sognare, dolce e trascinante. Una delle più belle scoperte del Festival. Voto: 7,5

IL VOLO: Si aspettavano un'altra standing ovation ma stavolta restano tutti seduti. Gli acuti strappa applausi comunque funzionano sempre. Voto: 8

PAOLA TURCI: Canzone sempre più orecchiabile, la sentiremo tantissimo nelle radio. Voto: 7

ZEN CIRCUS: Padroni del palcoscenico con un testo impegnativo e un arrangiamento non è da meno. Non per tutti. Voto: 7

PATTY PRAVO CON BRIGA: Continuo a pensare che insieme non c'entrano assolutamente nulla e che avrebbero fatto meglio a guardarselo da casa questo Festival. Voto: 4

ARISA: Ha evidenti problemi di voce e non riesce a toccare le note alte. Sappiamo bene che in piena forma avrebbe fatto venir giù l'Ariston. Voto: 6

IRAMA: Il vincitore di Amici non si lascia intimorire da un palco così difficile e spacca anche stasera. Voto: 9,5

ACHILLE LAURO: Ormai le sue esibizioni sono diventate la barzelletta del web. Peccato, perché il pezzo un minimo di potenziale ce lo avrebbe anche. Voto: 5

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI: Dopo cinque serate le parole di questa canzone restano incomprensibili. Bocciatissimi. Voto: 3

FEDERICA CARTA E SHADE: A furia di sentirla inizia a diventare insopportabile. Diventerà la sigla di qualche cartone animato? Voto: 6

SIMONE CRISTICCHI: Ancora un'intensa performance di Cristicchi che sul finale si lascia prendere dall'emozione. Voto: 8,5

ENRICO NIGIOTTI: Emozione allo stato puro. Impossibile non lasciarsi commuovere da questo Tarzan dall'anima fragile. La più bella sorpresa di questo festival. Voto: 10

BOOMDABASH: Una ventata di energia e tanta allegria, lasceranno di sicuro il segno. Voto: 8

EINAR: Più che l'amore, "con parole nuove" andrebbe riscritta questa canzone. Insipida. Voto: 4,5

MOTTA: Un premio lo ha già conquistato e direi che può bastare. Tuttavia ha presentato un pezzo abbastanza immediato e scritto in maniera interessante. Voto: 6,5

SANREMO 2019, LA MIA CLASSIFICA FINALE


Ancora pochissime ore e sapremo finalmente chi sarà il vincitore del 69°Festival di Sanremo. Mai come quest'anno il podio potrebbe riservare numerose sorprese. Sono infatti almeno cinque o sei i papabili candidati alla vittoria. Ecco, dunque, in base ai voti che ho assegnato durante queste serate, la mia personalissima classifica finale.

       LA CLASSIFICA FINALE DEL       "NUTELLAIO MATTO"


  1. ULTIMO
  2. LOREDANA BERTÈ
  3. IRAMA
  4. ENRICO NIGIOTTI
  5. SIMONE CRISTICCHI
  6. MAHMOOD
  7. IL VOLO
  8. BOOMDABASH
  9. ARISA
  10. DANIELE SILVESTRI
  11. EX-OTAGO
  12. NEK
  13. PAOLA TURCI
  14. GHEMON
  15. ZEN CIRCUS
  16. MOTTA
  17. FEDERICA CARTA E SHADE
  18. ANNA TATANGELO
  19. NEGRITA
  20. FRANCESCO RENGA
  21. EINAR
  22. ACHILLE LAURO
  23. PATTY PRAVO CON BRIGA
  24. NINO D'ANGELO E LIVIO CORI

venerdì 8 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE PAGELLE DEI DUETTI

Serata di duetti al Festival prima del gran finale che incoronerà il vincitore assoluto. Ecco a voi le pagelle della quarta serata.


FEDERICA CARTA E SHADE con Cristina D'avena: Il pezzo acquisisce un pizzico di ironia in più con la voce di Cristina. Piacerà un sacco ai bambini. Voto: 7

MOTTA con Nada: Il brano a due voci viene valorizzato e risulta più ricco. Sicuramente migliore della versione originale. Voto: 6,5

IRAMA con Noemi: Questo pezzo è già fortissimo di suo, ma il graffio di Noemi lo rende ancora più d'impatto ed emozionante. Corre dritto verso il podio. Voto: 9,5

PATTY PRAVO E BRIGA con Giovanni Caccamo: L'unica cosa che cambia rispetto all'originale è una semplice voce in più. Questa canzone proprio non convince. Voto: 4,5

NEGRITA con Enrico Ruggeri e Roy Paci: Il nuovo arrangiamento indebolisce il pezzo, Ruggieri urla un po' troppo togliendo smalto a Pau. Voto: 5

IL VOLO con Alessio Quarta: Versione più intima, con un violino mozzafiato e le loro voci esplosive a fare da "cornice". Voto: 8,5

ARISA con Tony Hadley e i Kataklò: Molto meno musical e più pop. Tony Hadley avrebbe fatto meglio però a cantare solo in inglese. Voto: 8

MAHMOOD con Guè Pequeno: Del rap di Pequeno poteva anche farne a meno. Il pezzo continua a crescere con gli ascolti. Voto: 8,5

GHEMON con Diodato e Calibro 35: Versione completamente rivisitata nella quale abbiamo anche visto Ghemon rappare. Il risultato finale tuttavia appare meno convincente. Voto: 6

FRANCESCO RENGA con Bungaro, Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel: L'autore del brano porta un contributo importante dando maggiore forza ed eleganza alla canzone. I ballerini fanno poi il resto con la loro magia. Voto: 6,5

ULTIMO con Fabrizio Moro: Partono con una versione unplugged, più intima, per poi finire in un'esplosione di voci e musica. Ultimo mette un'ipoteca sulla vittoria finale. Voto: 9,5

NEK con Neri Marcorè: Anche per loro una versione molto più intimista, quasi sussurrata. Marcorè dà il suo tocco di teatralità. Sembra tutto un altro pezzo. Voto: 7

BOOMDABASH con Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano: Brano riuscitissimo che anche in questa nuova versione, in parte rappata da Rocco Hunt, riesce a farci viaggiare verso i lidi più belli del sud Italia. Voto: 8

THE ZEN CIRCUS con Brunori Sas: Arrangiamento riuscitissimo, molto meno confusionario dell'originale. Il supporto di Brunori ha giovato molto al brano. Avrebbero dovuto concepirla così. Voto: 7

PAOLA TURCI con Beppe Fiorello: Il duetto con la voce maschile dona più sensualità e romanticismo al brano. Voto: 7,5

ANNA TATANGELO con Syria: Due voci che si amalgamano alla perfezione e non sbagliano una virgola. Cresce rispetto alle serate precedenti. Voto: 7

EX OTAGO con Jack Savoretti: La voce internazionale di Savoretti regala al pubblico una versione ancora più bella di "Solo una canzone". Una rivelazione. Voto: 7,5

ENRICO NIGIOTTI con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni: Un pugno nello stomaco ad ogni ascolto, una poesia bellissima. Voto: 9

LOREDANA BERTÈ con Irene Grandi: Il duetto più rock della serata, con un arrangiamento sempre al top. Voto: 9

DANIELE SILVESTRI con Manuel Agnelli: La canzone è sempre molto sentita ed emozionante ma le urla di Agnelli erano un po' superflue. Voto: 7,5

EINAR con Biondo e Sergio Sylvestre: Il vocione di Sergio dà una svolta a questa canzone un po' troppo statica. Il rap di Biondo fa da piacevole contorno. Voto: 7

SIMONE CRISTICCHI con Ermal Meta: Un duetto da pelle d'oca. La grande voce di Ermal rende questa canzone ancora più intensa ed emozionante. Voto: 8,5

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI con Sottotono: Per fortuna ci pensano i Sottotono a farci capire qualche parola del brano. Non classificabile. Voto: 4

ACHILLE LAURO con Morgan: Una sola parola...Imbarazzante! Voto: 3


giovedì 7 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE PAGELLE DELLA TERZA SERATA

Le pagelle dei restanti 12 artisti esibitisi nella terza serata. Le idee iniziano a farsi più chiare...

MAHMOOD: Il pezzo più fresco e moderno di questo Festival. Voce pazzesca di un autore già affermato. Voto: 8,5

ENRICO NIGOTTI: Una delle canzoni più intime ed emozionanti della kermesse. La più bella interpretazione in assoluto. Voto: 9

ANNA TATANGELO: Dovrebbe osare un po' di più; di canzoni come questa ne ha già presentate tante a Sanremo. Noiosa. Voto: 5

ULTIMO: Canta senza pianoforte e ci mette tutta la sua anima in un continuo crescendo di emozioni. Da podio. Voto: 9

FRANCESCO RENGA: Questo pezzo oltre ad essere un continuo miagolare non lascia nient'altro. Insipido. Voto: 4,5

IRAMA: Pezzo fortissimo, arricchito da un coro gospel a dir poco magico. Adrenalinico. Voto: 8,5

PATTY PRAVO CON BRIGA: La canzone non migliora nemmeno al secondo ascolto. Riusciranno al terzo tentativo? Voto: 4

SIMONE CRISTICCHI: L'arrangiamento orchestrale di questo brano è pura classe. L'emozione cantata da Cristicchi colpisce dritta al cuore. Struggente. Voto: 8,5

BOOMDABASH: Le prime due note ed è subito aperitivo estivo in riva al mare. La balleremo all'infinito. Voto: 7,5,

MOTTA: Paradossalmente perde colpi ascolto dopo ascolto. Un testo più o meno interessante su una melodia mediocre. Voto: 5,5

ZEN CIRCUS: C'è di tutto in questa canzone, dalla banda di paese al folk, dal rock al pop. Forse troppo. Ansiogena. Voto: 6

NINO D'ANGELO E LIVIO CORI: Senza dubbio la canzone più brutta di questa edizione. Senza capo né coda. Voto: 3

mercoledì 6 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE PAGELLE DELLA SECONDA SERATA

Seconda serata del Festival di Sanremo, decisamente migliore della prima. Più scorrevole, divertente, grazie anche ad una Virginia Raffaele che ritrova il suo smalto.
Ma ecco le pagelle sulle esibizioni dei cantanti in gara.


ACHILLE LAURO: Riesce a stonare sulla parte cantata con l'autotune. Tuttavia la canzone appare più gradevole rispetto al debutto. Voto: 5,5

EINAR: Direttamente dal generatore automatico di ballate standard sanremesi. Scontata. Voto: 5

IL VOLO: L'effetto "Grande amore" prende sempre più piede. Esibizione impeccabile, canzone potente e dominante. Voto: 7,5

ARISA: Una canzone disneyana, diversa dal suo stile ma che ti entra subito in testa e va in loop. Formidabile il controllo vocale che mostra. Voto: 7,5

NEK: Il pezzo è forte, funzionerà molto nelle radio e Nek lo canta egregiamente. Voto: 7

DANIELE SILVESTRI: La canzone ha un testo meraviglioso ma musicalmente ci metti un po' ad apprezzarla. Voto: 7

EX OTAGO: Il loro è un pezzo dolce e rassicurante, perfetto per il palco di Sanremo. Pop e radiofonico. Voto: 7

GHEMON: Ha una voce magica e il pezzo funziona bene. Ma l'impressione è che possa stancare presto. Voto: 6,5

LOREDANA BERTÈ: È la dimostrazione di come si possa essere attuali, moderni, contemporanei e con due palle così anche a quasi 70 anni. Il pezzo è fortissimo. Voto: 9

PAOLA TURCI: Va sul sicuro, non osa e porta a casa il risultato. Vocalmente non è ancora al top. Voto: 6,5

NEGRITA: Uno dei testi fra i più interessanti con una melodia che però non esplode e fa fatica a restarti in testa. Voto: 6

FEDERICA CARTA E SHADE: Ritornello efficace ma troppo ripetitivo. Canzonetta facile e banale. Voto: 5,5




martedì 5 febbraio 2019

SANREMO 2019: LE PAGELLE DELLA PRIMA SERATA


Tre, due, uno, ci siamo! È partita ufficialmente la 69^ edizione del Festival di Sanremo.
Per voi, come di consueto, le pagelle della prima serata.

ANNA TATANGELO: "Le nostre anime di notte" è la classica canzone "tatangeliana". Un brano notturno, intimo, che al primo ascolto non lascia nulla. Voto: 5


EINAR: "Parole nuove" è un pezzo scritto da Tony Maiello e si sente. Scorrevole ma banale, piacerà alle sue fan. Voto: 5,5


PAOLA TURCI: Torna dopo due anni con "L'ultimo ostacolo", una canzone melodica con un ritornello di facile impatto. Manca un pizzico di grinta in più a cui ci aveva abituati. Voto: 6,5


SIMONE CRISTICCHI: Sono lontanissimi i tempi del Cristicchi degli esordi, sia a livello vocale che di scrittura. "Abbi cura di me" è un pezzo struggente e malinconico. Voto: 7,5


ZEN CIRCUS: Debuttano a Sanremo con "L'amore è una dittatura" e non deludono di certo i loro fan. Musichetta da film horror inquietante che lascia spazio poi a delle imponenti chitarre che arricchiscono non poco il brano. Voto: 6,5


LOREDANA BERTÈ: "Cosa ti aspetti da me"...esattamente questo cara Loredana! Pezzo immediato, radiofonico, "vascorossiano", con un ritornello che ti resta subito in testa tanto da iniziare subito a canticchiarla. Come direbbe la stessa Bertè...una bomba! Voto: 8


IRAMA: Il vincitore di Amici canta "La ragazza con il cuore di latta" accompagnato da un suggestivo coro gospel. Testo impegnato a sfondo sociale, è un pezzo d'impatto con un bel potenziale. Voto: 7,5


ULTIMO: Dopo la vittoria nei Giovani lo scorso anno torna sul palco con "I tuoi particolari" e lo fa con una grinta, una passione e una determinazione da grande artista quale ha dimostrato di essere. Il pezzo è forte e crescerà ascolto dopo ascolto. Voto: 9


NEK: Sulla scia di "Fatti avanti amore" porta sul palco "Mi farò trovare pronto". Stessa energia, stesso ritmo incalzante, stessa presa sul pubblico. La firma di Chiaravalli si sente, tuttavia non sembra avere la stessa forza del precedente successo, almeno al primo ascolto. Vocalmente al top, a differenza di alcuni suoi colleghi. Voto: 7.5


MOTTA: Accordi e armonie molto belli per questo esordio di Motta all'Ariston. "Dov'è l'Italia" è una sorta di invocazione a ritrovare la retta via. Efficace. Voto: 7


IL VOLO: "Musica che resta" non tradisce le aspettative. Il trio nato a Sanremo dieci anni fa canta come sempre in maniera impeccabile. Canzone strappa applausi con finale da standing ovation. Voto: 7


GHEMON: Uno tra i pochi intonati di questa prima serata. Il pezzo è piacevole e si fa ascoltare. "Rose viola" è promosso. Voto: 6,5


EX OTAGO: Per la prima volta a Sanremo, portano "Solo una canzone", ballatona romantica ed emotiva. Una canzone d'amore trascinante che fa pensare ai Thegiornalisti. Voto: 7


DANIELE SILVESTRI: "Argento vivo" è il testo più lungo del Festival. Silvestri "interpreta" un sedicenne incazzato e deluso con il supporto del rapper Rancore che rende il pezzo ancora più suggestivo. Candidato al Premio della Critica. Voto: 8


NEGRITA: Tornano dopo 16 anni con "I ragazzi stanno bene" e lo fanno con il loro stile inconfondibile. Il loro sound è un marchio di fabbrica subito riconoscibile in questo bel pezzo pop-rock. Voto: 7


PATTY PRAVO CON BRIGA: Portano "Un po' come la vita" e fanno un po' come gli pare. Un duetto che già sulla carta non ha motivo di esistere e lo confermano anche sul palco. Canzone brutta e inutile. Voto: 3


FEDERICA CARTA E SHADE: "Senza farlo apposta" ha un ritornello forte, valorizzato dalla voce di Federica ma che tuttavia non riesce a risollevare più di tanto un brano piuttosto piatto. Voto: 6


ACHILLE LAURO: "Rolls Royce" è forse una delle poche espressioni comprensibili di tutto il testo. Intonato solo durante la piccola parte con l'auto-tune. Da riascoltare . Voto: 5


ARISA: "Mi sento bene" parte in sordina ma poi esplode. Arisa la voce ce l'ha e la usa, ma questa canzone sembra tratta da un musical di Sister Act. Poco radiofonica. Voto: 6


FRANCESCO RENGA: "Aspetto che torni"...la sua voce! Si fa fatica a capire le parole, a tratti stona anche. Pezzo per nulla valorizzato da un'esibizione mediocre. Rimandato. Voto: 5.5


BOOMDABASH: Il ritmo reggae della band salentina colpisce fin dalle primissime note. "Per un milione" si candida a farla da padrona nelle radio italiane fino all'estate. Frizzante e ritmata da non permetterti di tenere fermi i piedi. Voto: 8


ENRICO NIGIOTTI: Dolce dedica di un nipote ad un nonno che non c'è più. Nigiotti canta "Nonno Hollywood" con tutta l'anima dimostrando di essere un giovane cantautore di un certo livello. Emozionante. Voto: 8,5


NINO D'ANGELO E LIVIO CORI: Nino D'angelo appare un pesce fuor d'acqua, non sembra ricordare neanche il testo. Il risultato finale tra lui e Cori è una gran confusione. L'unica cosa comprensibile è "Famme vedè". Voto: 4,5


MAHMOOD: A lui l'arduo compito di chiudere la serata e lo fa egregiamente con "Soldi". Canzone non facile, con un sound irresistibile e la sua voce ipnotica. Potrebbe essere una sorpresa. Voto: 7,5



SANREMO, ECCO L'ORDINE DI USCITA DEI 24 CANTANTI


Sanremo 2019, prima serata: gli ospiti e la scaletta delle canzoni

Ecco svelato l'ordine di uscita con cui i 24 artisti in gara si esibiranno durante la prima serata del Festival di Sanremo:
Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte
Einar – Parole nuove
Paola Turci – L’ultimo ostacolo
Simone Cristicchi – Abbi cura di me
Zen Circus – L’amore è una dittatura
Loredana Berté – Cosa ti aspetti da me
Irama – La ragazza con il cuore di latta
Ultimo – I tuoi particolari
Nek – Mi farò trovare pronto
Motta – Dov’è l’Italia
Il Volo – Musica che resta
Ghemon – Rose viola
Ex Otago – Solo una canzone
Daniele Silvestri – Argento vivo
Negrita – I ragazzi stanno bene
Patty Pravo con Briga – Un po’ come la vita
Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta
Achille Lauro – Rolls Royce
Arisa – Mi sento bene
Francesco Renga – Aspetto che torni
Boomdabash – Per un milione
Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood
Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce
Mahmood - Soldi

lunedì 4 febbraio 2019

SANREMO 2019, ECCO GLI OSPITI DELLA PRIMA SERATA

Ancora pochissime ore e finalmente si alzerà il sipario su questa attesissima 69^ edizione del Festival di Sanremo. Oltre al primo ascolto delle 24 canzoni in gara, a far da cornice ci saranno l'intrattenimento e la musica dei superospiti, per questa prima serata tutti rigorosamente italiani.
Sono stati infatti annunciati, durante la conferenza stampa di apertura della kermesse musicale i nomi dei 4 ospiti che saliranno sul palco del teatro Ariston in questa serata inaugurale.
Due cantanti e due attori. Ad aprire il Festival sarà il tenore italiano più famoso al mondo Andrea Bocelli accompagnato da suo figlio, al quale farà una sorta di passaggio di testimone. Bocelli canterà su quel palco a distanza di 25 anni dal suo esordio nelle Nuove Proposte e duetterà con Claudio Baglioni.
Altra voce inconfondibile sarà quella di Giorgia che canterà alcuni dei suoi successi, di cui due con Baglioni, tra cui anche alcune cover tratte dal suo ultimo album "Pop heart".
Sarà in gradito ritorno, dopo l'impeccabile esperienza da conduttore dello scorso anno, quello di Pierfrancesco Favino il quale si esibirà in uno skecth con Virginia Raffaele.
Dulcis in fundo, non si sa ancora in quale veste, comparirà sul palco anche Claudio Santamaria.
Che la settimana più nazional-popolare della tv italiana abbia inizio!