Lo scorso 19
maggio è uscito il nuovo singolo di Massimo Di Cataldo “Prendimi l’anima”. Per
l’occasione ho avuto il piacere di intervistarlo sulle frequenze di Radio Mola
International. Cantautore tra i più apprezzati in Italia, soprattutto alla fine
degli anni ’90, ha debuttato a Sanremo Giovani nel 1994 vincendo la categoria
Cantautori e da lì la sua carriera ha poi spiccato il volo. Oggi torna con un
nuovo brano che anticipa il suo prossimo progetto discografico in uscita non
prima del prossimo autunno.
Massimo il tuo nuovo lavoro “Prendimi
l’anima” è rivolto soprattutto ai giovani di oggi che, sempre più, fanno fatica
a comunicare..
Sì proprio così. È molto importante per me far passare dei messaggi attraverso la musica. Io mi sento un po’ la responsabilità nei confronti anche delle generazioni di oggi, perché non hanno vissuto quello che magari vivevamo noi vent’anni fa quando io ho iniziato la mia carriera discografica. Tra ragazzi ancora ci si confrontava, ci si incontrava al bar; oggi le nostre vite, e soprattutto quelle dei giovani, sono legate ai social network, questa realtà che ormai è parte integrante della nostra esistenza e dei nostri rapporti. Questo in qualche modo, secondo me,ci allontana anziché avvicinarci. Si ha la sensazione, spesso, di avere tanti amici e invece ci ritroviamo il più delle volte a casa da soli davanti al computer o al telefonino a mandare delle faccine o robe del genere. Invece pensiamo a quanto sarebbe più bello incontrarsi. Per questo motivo spero che la musica sia ancora un collante che lega le persone. La musica come tante altre passioni, che ci permettono di farci sentire vivi.
Tu oltre che artista sei anche genitore. Senti in qualche modo di voler consigliare anche i tuoi figli con questa canzone?
Beh io credo comunque che i figli dovremmo lasciarli vivere e lasciarli fare però in qualche modo accompagnarli in maniera anche abbastanza dolce però con l’intelligenza di riuscire a capire dove stanno andando. Poi ti dico, io ho un buon rapporto con la tecnologia, il progresso a me piace come mi piace usare tutti i device anche nel mio lavoro, ormai è una cosa necessaria anche per la musica. Il telefonino è diventato il sostitutivo di quello che un tempo poteva essere il walkman, per questo dico che non bisogna avere paura della tecnologia, bisogna però conoscerla. I giovani e soprattutto i ragazzini la conoscono molto meglio di noi perché ci sono nati già. Noi l’abbiamo imparata, però a differenza loro noi abbiamo un’esperienza diversa, fatta sulla strada. I giovani ingenuamente si trovano di fronte a delle trappole virtuali e per questo ci sono delle problematiche. Ecco il motivo per cui è anche un dovere di un genitore quello di stare attento alle interazioni dei ragazzi.
Questo inedito anticipa il tuo nuovo album a cui so che stai lavorando. C’è già una data o un periodo certo in cui ne è prevista l’uscita?
L’idea è quella di uscire con un album dopo una serie di singoli, quindi dare degli “assaggi”. Quindi probabilmente uscirà dopo la fine dell’estate un altro singolo e verso la fine dell’anno o gli inizi del 2018 uscirà l’album con un terzo singolo che “conterrà” i due precedenti.
Quest’estate sarai in giro per l’Italia con il tuo tour. Sono previste delle date in Puglia?
Alla Puglia io ci tengo tantissimo perché in parte sono pugliese, da parte del mio papà, e dunque è un territorio per me importantissimo che amo e spero davvero di raggungervi quanto prima. Al momento il calendario del tour non è ancora online perché ci stiamo lavorando ma molto presto saranno caricate tutte le date e spero che tra queste ci siano delle tappe in Puglia.
Una cosa che non tutti sanno è che Massimo Di Cataldo è membro fondatore del Nuovo IMAIE, l’Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori. Vuoi spiegarci che cos’è e cosa fa questo istituto, oltre a come è nata questa idea?
Il nuovo IMAIE è una realtà importantissima in Italia che si occupa dei diritti connessi per gli artisti esecutori ed interpreti, quindi non per coloro che scrivono le canzoni ma per coloro che le interpretano e le eseguono rendendole famose. Parliamo di cantanti ma anche di musicisti che hanno partecipato a delle canzoni importanti di album prodotti e anche di attori per quanto riguarda i film. È molto importante perché spesso non viene riconosciuto ad un musicista, a distanza di anni, di aver reso celebre una determinata canzone. Grazie a questo ente, con il tempo si accumulano dei dirittie il nuovo IMAIE prende questi diritti dal produttore e li ridistribuisci agli interpreti e agli esecutori. Ormai ne fanno parte la maggior parte dei musicisti e attori italiani e ci sono anch’io che ho pensato di promuovere questa realtà per il bene di tutti.
C’è una canzone, tua o di altri artisti, della quale hai un ricordo particolare legato all’estate?
Beh guarda, parlando di una mia canzone ti dico “Con il cuore” perché quella per me fu un’estate straordinaria. La canzone ebbe un successo clamoroso e quindi per me resta la mia canzone dell’estate.
Sì proprio così. È molto importante per me far passare dei messaggi attraverso la musica. Io mi sento un po’ la responsabilità nei confronti anche delle generazioni di oggi, perché non hanno vissuto quello che magari vivevamo noi vent’anni fa quando io ho iniziato la mia carriera discografica. Tra ragazzi ancora ci si confrontava, ci si incontrava al bar; oggi le nostre vite, e soprattutto quelle dei giovani, sono legate ai social network, questa realtà che ormai è parte integrante della nostra esistenza e dei nostri rapporti. Questo in qualche modo, secondo me,ci allontana anziché avvicinarci. Si ha la sensazione, spesso, di avere tanti amici e invece ci ritroviamo il più delle volte a casa da soli davanti al computer o al telefonino a mandare delle faccine o robe del genere. Invece pensiamo a quanto sarebbe più bello incontrarsi. Per questo motivo spero che la musica sia ancora un collante che lega le persone. La musica come tante altre passioni, che ci permettono di farci sentire vivi.
Tu oltre che artista sei anche genitore. Senti in qualche modo di voler consigliare anche i tuoi figli con questa canzone?
Beh io credo comunque che i figli dovremmo lasciarli vivere e lasciarli fare però in qualche modo accompagnarli in maniera anche abbastanza dolce però con l’intelligenza di riuscire a capire dove stanno andando. Poi ti dico, io ho un buon rapporto con la tecnologia, il progresso a me piace come mi piace usare tutti i device anche nel mio lavoro, ormai è una cosa necessaria anche per la musica. Il telefonino è diventato il sostitutivo di quello che un tempo poteva essere il walkman, per questo dico che non bisogna avere paura della tecnologia, bisogna però conoscerla. I giovani e soprattutto i ragazzini la conoscono molto meglio di noi perché ci sono nati già. Noi l’abbiamo imparata, però a differenza loro noi abbiamo un’esperienza diversa, fatta sulla strada. I giovani ingenuamente si trovano di fronte a delle trappole virtuali e per questo ci sono delle problematiche. Ecco il motivo per cui è anche un dovere di un genitore quello di stare attento alle interazioni dei ragazzi.
Questo inedito anticipa il tuo nuovo album a cui so che stai lavorando. C’è già una data o un periodo certo in cui ne è prevista l’uscita?
L’idea è quella di uscire con un album dopo una serie di singoli, quindi dare degli “assaggi”. Quindi probabilmente uscirà dopo la fine dell’estate un altro singolo e verso la fine dell’anno o gli inizi del 2018 uscirà l’album con un terzo singolo che “conterrà” i due precedenti.
Quest’estate sarai in giro per l’Italia con il tuo tour. Sono previste delle date in Puglia?
Alla Puglia io ci tengo tantissimo perché in parte sono pugliese, da parte del mio papà, e dunque è un territorio per me importantissimo che amo e spero davvero di raggungervi quanto prima. Al momento il calendario del tour non è ancora online perché ci stiamo lavorando ma molto presto saranno caricate tutte le date e spero che tra queste ci siano delle tappe in Puglia.
Una cosa che non tutti sanno è che Massimo Di Cataldo è membro fondatore del Nuovo IMAIE, l’Istituto mutualistico per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori. Vuoi spiegarci che cos’è e cosa fa questo istituto, oltre a come è nata questa idea?
Il nuovo IMAIE è una realtà importantissima in Italia che si occupa dei diritti connessi per gli artisti esecutori ed interpreti, quindi non per coloro che scrivono le canzoni ma per coloro che le interpretano e le eseguono rendendole famose. Parliamo di cantanti ma anche di musicisti che hanno partecipato a delle canzoni importanti di album prodotti e anche di attori per quanto riguarda i film. È molto importante perché spesso non viene riconosciuto ad un musicista, a distanza di anni, di aver reso celebre una determinata canzone. Grazie a questo ente, con il tempo si accumulano dei dirittie il nuovo IMAIE prende questi diritti dal produttore e li ridistribuisci agli interpreti e agli esecutori. Ormai ne fanno parte la maggior parte dei musicisti e attori italiani e ci sono anch’io che ho pensato di promuovere questa realtà per il bene di tutti.
C’è una canzone, tua o di altri artisti, della quale hai un ricordo particolare legato all’estate?
Beh guarda, parlando di una mia canzone ti dico “Con il cuore” perché quella per me fu un’estate straordinaria. La canzone ebbe un successo clamoroso e quindi per me resta la mia canzone dell’estate.
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